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Un cucciolo per Natale

 

Una decisione da prendere con responsabilità e consapevolezza.

Come ogni anno l’arrivo del Natale porta alcune persone a riflettere sulla possibilità di regalare un cucciolo di cane ad un loro caro. L’idea di un batuffolo di pelo da coccolare e accudire attira moltissime persone così come l’immagine della faccia sorpresa di chi lo riceve.

Fin troppo spesso però questa decisione è presa soprattutto sull’onda del trasporto emotivo, senza una riflessione razionale su quello che un regalo simile comporta e così, a distanza di qualche mese, i canili si trovano affollati da cuccioloni di 8 10 mesi regalati per Natale ma che risultano sgraditi o di ostacolo, magari per le vacanze estive.

Riflettiamo insieme prima di correre alla ricerca del cucciolo perfetto da infiocchettare e piazzare sotto l’albero: anzitutto non regalate mai un cucciolo di cane, di gatto o di un qualsiasi animale se non siete più che certi del fatto che sarà gradito e che verrà accudito in modo corretto. Non regalatelo ai bambini di casa per il gusto di soddisfare un loro desiderio perché molto spesso dopo qualche tempo, quando il cucciolo comincia a crescere, a fare qualche disastro o a diventare ingombrante, i bambini non lo guarderanno più e toccherà agli adulti prendersene cura.

Prendere la decisione di adottare un cane comporta inoltre anche degli obblighi morali e legali oltre che ad un impegno costante sia in tempo che in denaro, a volte non indifferenti.

Un cane richiede tempo. Soprattutto se adottato da cucciolo i primi mesi ha necessità di uscire molto spesso a sporcare, probabilmente le prime notti sentendosi spaesato terrà sveglia la famiglia. Inoltre è dovere dei proprietari dargli le basi di educazione indispensabile così che possa vivere sereno e benaccetto nella nostra società. Ha bisogno di movimento e il suo movimento, le passeggiate e il gioco richiedono il nostro tempo, ogni giorno, in qualsiasi condizione climatica, in qualsiasi nostro stato fisico o emotivo. Nessun cane capirà che non lo portiamo fuori perché piove o perché abbiamo avuto una giornata pesante o siamo raffreddati.

Un cane non ama stare da solo troppo a lungo. Prendere un cane per lasciarlo solo in casa molte ore tutti i giorni non lo rende sereno e lo porta ad avere quegli atteggiamenti, che erroneamente vengono definiti dispetti, ma che in realtà sono indice di noia e solitudine. Non dimentichiamo che tutti i cani hanno le loro origini nel lavoro, sono macchine da lavoro, e in mancanza di quest’ultimo il cane si cerca un’attività di cui ha un bisogno fisiologico. Anche adottare un cane per relegarlo giorno e notte da solo in giardino non è una scelta giusta. Stiamo parlando di animali sociali e come tali devono vivere per poter essere sereni.

Un cane comporta un impegno economico quindi il destinatario del regalo si troverà a dover sostenere delle spese per tutta la vita del cane.

Anche se adottiamo un cane da canile, che in effetti non paghiamo, dobbiamo essere coscienti del fatto che ci sono delle spese fisse inevitabili, dalla registrazione all’anagrafe canina alla polizza assicurativa, dalle visite di routine alle vaccinazioni, agli oggetti indispensabili come ciotole, guinzaglio e collare, museruola, antipulci, toelettatura e il cibo.

Oltre a queste spese non dobbiamo sottovalutare il fatto che un cane può anche avere necessità di cure specifiche e le sue cure non sono convenzionate, quindi ad ogni trattamento, esame, visita specifica, medicinale prescritto o intervento chirurgico seguirà una fattura del veterinario da pagare.

I cuccioli regalati per impulsività, perché “lo ha chiesto il bambino” o perché quella palla di pelo per i nonni sarebbe davvero irresistibile, sono la causa principale degli abbandoni, e non c’è gesto più deplorevole e odioso che si possa compiere nei loro confronti.

 

 

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