Open Day 9 Giugno 2013

Eccoci qui anche quest’anno con il nostro impegno inderogabile.

Visto il caldo dello scorso anno abbiamo deciso di anticipare la data di una ventina di giorni, sperando di non boccheggiare.

La giornata sarà ricca di iniziative. Vi aspettiamo numerosi!

Il programma della giornata

Dalle 9.30 alle 17.00 (con una breve interruzione alle 12.30 per la pausa pranzo)

Percorso di mobilità: un percorso con ostacoli di varia difficoltà aperto a tutti i proprietari ed effettuato con la guida di un istruttore. Questo percorso è utile per il benessere fisico ma anche per l’equilibrio ed il benessere psicologico del cane.

Istruttore a disposizione: per tutta la giornata gli educatori saranno a disposizione dei presenti per consigli, informazioni utili e quant’altro sulla gestione e sull’educazione dei cani.

h. 15.00 Concorso bello e bravo: un concorso simpatico e divertente in cui i cani verranno giudicati per la loro bellezza ma anche per la loro bravura e simpatia. Oltre alla sfilata infatti ci sarà la sfida lungo un percorso ad ostacoli con una serie di prove.

Spazio bimbi: attività ricreative e spiegazioni sul corretto approccio con i cani (non correre, non urlare ecc.) e consegna di un opuscolo educativo con le “regole d’oro”.

L’angolo del dottore: durante la giornata dei veterinari professionisti si alterneranno per dare consigli sulla cura quotidiana e sul benessere dei nostri amici a 4 zampe.

Le palestre cognitive

Le palestre,assieme ai giochi di attivazione mentale, sono uno strumento utilissimi per il loro benessere dei nostri cani

Utilizzate principalmente per allenare i cani da ricerca, negli ultimi anni le palestre sono state rivalutate e sono diventate uno strumento prezioso che, se utilizzato e seguito da personale preparato, riesce a dare risultati davvero eccezionali.

Sono adatte a cani di ogni razza, età e taglia e consistono in percorsi ad ostacoli di varie difficoltà che il cane affronta assieme al proprietario.

In ambito educativo le palestre sono un eccellente strumento per rafforzare il rapporto cane/proprietario, per rendere il cane più riflessivo ed equilibrato e meno impetuoso, per dare un’ottima attività che impegni il cane sia fisicamente che mentalmente.

Eccellenti nei cani che si distraggono facilmente e che durante le passeggiate sono attratti da tutto fuorché dal proprietario o che tirano al guinzaglio.

Tra i moltissimi benefici si va da quelli per cani con problemi fisici di tipo ortopedico, neurologico o di riabilitazione (lavoro che viene effettuato sempre e solo in affiancamento ad un medico veterinario) a quelli legati al carattere e al comportamento fino ad essere eccellenti coadiuvanti nel recupero comportamentale di soggetti iperattivi, timorosi, aggressivi o con comportamenti stereotipati ecc.

Superfici sconnesse, inclinate ed oscillanti, grate e assi sopraelevate, percorsi con ostacoli, scale a pioli e difficoltà di vario livello.

Non esiste un percorso standard, ogni cane viene valutato e per lui vengono scelti gli attrezzi più idonei.

Il tuo cane si sentirà forte e sicuro come il suo antenato e ti vedrà come il suo grande eroe!

Regola numero uno: non assecondare.

No, qui non vi voglio parlare di come far perdere l’abitudine al cane di tirare al guinzaglio, voglio invece ribadire una regola importantissima per evitare che il cane impari a tirare. Ebbene si, il cane non nasce “imparato” a tirare al guinzaglio, siamo noi ad insegnarglielo commettendo errori epocali.

Regola numero uno, di questa e solo di questa parlerò in questa puntata, mai assecondare il cane!

Vedo regolarmente cani di pochi chili di peso “comandare” e trainare inverosimilmente proprietari corpulenti verso la direzione da loro scelta. Addirittura chiwawa!

Ora, onestamente, davvero possiamo credere che un cane di taglia piccola o medio piccola possa trascinare una persona?

Il primo grandissimo errore che si fa quando si mette il guinzaglio al cane (soprattutto se di taglia piccola o se cucciolo) è assecondare la direzione che prende per paura di fargli male. Niente di più sbagliato. Dobbiamo essere sempre noi a dare la direzione al cane. E in fase di educazione questo significa uscire con l’obiettivo specifico di insegnare al cane a non tirare e quindi cambiare spesso direzione affinchè il cane si abitui a starci di fianco e seguirci. Questo non significa strattonare il cane in malo modo ma semplicemente andare in una certa direzione che non sia quella scelta da lui.

Se volete che il vostro cane non tiri, e quindi non decida LUI da che parte andare, non permetteteglielo assecondando le direzioni che sceglie. Punto.

E togliamoci dalla testa che il cane che tira se non viene assecondato si fa male. Non ho mai visto in tutta la mia vita un cane che riesca ad impiccarsi in orizzontale da solo, contro ogni logica della forza di gravità, tirando tanto forte al guinzaglio da rimanerci secco. Impossibile, scientificamente impossibile!

Oltretutto perché dovremmo permettere al cane di andare dove vuole? Magari fiondandosi su un altro cane al guinzaglio? Sapendo poi che questa è una situazione che può innescare litigi tra cani e situazioni poco piacevoli, non sapendo se dall’altra parte ci sia un cane socievole, mordace e battagliero o se con il nostro atteggiamento non stiamo disturbando il proprietario che magari vorrebbe, per una volta, farsi beatamente i fatti suoi.

Permettereste ai vostri figli piccoli di attraversare la strada prima di aver imparato a farlo, magari seguendoli, fuori dalle strisce pedonali, mentre arriva un TIR o di correre in braccio ad un perfetto sconosciuto? Non credo proprio.

Quindi partiamo dalle basi.
Regola numero uno: per non insegnare al cane a tirare al guinzaglio non assecondiamolo mai.